Ho di recente letto due articoli pubblicati sulla più importante rivista scientifica di urologia, European Urology, che smentiscono quello che era poco prudentemente stato pubblicato dalla stampa nazionale e cioè che il Psa non serviva. Qui sotto metto il link ai due articoli in inglese, sono molto interessanti.
Il motivo è che stabiliscono come in realtà il Psa (il dosaggio del Psa, cioè dell’antigene prostatico specifico, è un esame di laboratorio eseguito su un normale prelievo di sangue) è un esame importantissimo per l’inquadramento clinico della prostata sia come screening che come diagnosi precoce che come follow-up della malattia tumorale prostatica.
Pertanto l’indicazione riguardante la fascia di età tra i 40 e 80 è fare annualmente il Psa e valutarlo nel complesso in collaborazione col proprio specialista urologo. Oggi l’esame costa poco due euro circa nei laboratori e questi due euro possono salvarti la vita.
Ci sono anche casi circa il 10% in cui il PSA non è indicativo ecco perché è necessaria anche la visita dallo specialista perché può valutare quando ci sia una malattia prostatica senza alterazione del PSA.
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